In questa giornata così afosa voglio proporvi un libro che mi ha davvero stupita, La Compagnia della Morte di Alfredo Colitto.
Autore: Alfredo Colitto
Casa editrice: Piemme
Pagine: 182
Prezzo di copertina: 1,90 €
E-book: 1,99 €
Sinossi
Napoli, 14 agosto 1655. Il caldo torrido del pomeriggio non dà pace alle
vie affollate della città, ma il pittore Sebastiano Filieri non può restarsene
tra le fresche mura della cappella di Palazzo Agliaro, dove sta dipingendo un
ciclo di affreschi. Lo attende un compito difficile: dire addio a Maria, la
sorella di sua moglie Angela, l'ultimo affetto che gli resta della sua famiglia
decimata. Mentre Sebastiano è al suo capezzale, la donna pronuncia poche
parole: un delirio, all'apparenza, ma a lui rivelano una verità che cercava da
anni. La verità sulla morte di Angela. Quelle parole lo riportano ai tragici
giorni della rivolta di Masaniello, quando era entrato nella Compagnia della
Morte, una società segreta di pittori che durante la notte cercavano e assalivano
i soldati spagnoli nelle vie di Napoli, per testimoniare con la spada che la
loro città mai si sarebbe rassegnata al dominio straniero. Ma una notte, di
ritorno da una missione, Sebastiano aveva trovato la moglie e la figlia
crudelmente assassinate, da una persona che ormai era già morta. Distrutto dal
dolore, aveva lasciato la Compagnia. Ora, però, accanto a Maria, morente,
comprende che il colpevole è un altro, e che la vendetta è ancora possibile.
Quando al Salone del libro di Torino ho letto che vendevano un libro a così poco, per "far conoscere l'autore", non potevo non approfittarne, ma non avrei mai pensato che potesse essere così bello.
La Compagnia della Morte è un romanzo davvero interessante, che ho divorato e che è stato capace di farmi rimanere sveglia fino a notte fonda per sapere come sarebbe andato a finire e, soprattutto, per scoprire chi aveva ucciso Angela. Nonostante spesso ci si aspetti quello che accade, molte volte nulla è come sembra e l'infinità di colpi di scena proposti dall'autore mi hanno davvero stupita. Perfetto per chi non vuole intraprendere una lettura troppo impegnativa, è un libro breve e molto scorrevole; la vicenda - raccontata a mo' di flashback - è avvincente e devo ammettere che leggendo alcuni passi mi è sobbalzato il cuore, perché non mi aspettavo che potessero essere descritti così bene e in modo così toccante in così poche parole.
Le storie che si intrecciano in questo libro - quella di Napoli, dei suoi abitanti, quella della leggendaria Compagnia della Morte e quella dei suoi membri, spinti da una profonda idea di libertà e di speranza per un mondo migliore - sono perfettamente mescolate tra di loro e, anche se a volte ciò che viene narrato non corrisponde a quello che è accaduto realmente durante il Seicento, Alfredo Colitto è stato capace di mascherare la finzione e di rendere tutto vero e reale.
Non credo ci sia altro da aggiungere, se non che è un libro che consiglio assolutamente di leggere, e direi che si merita ben 4 boccoli.
Boccolo in giù: avrei voluto che alcuni personaggi fossero approfonditi un po' di più
Curiosità
Con mia grande sorpresa, arrivata alla fine ho scoperto che questo libro contiene un'anteprima dell'ultimo romanzo dell'autore, Peste (che ovviamente è stato prontamente aggiunto alla mia wish list)
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