Cari lettori, vorrei aprire la
Rubrica Classici senza età con un libro un po’ “datato”, ma che, a parer mio,
è uno dei classici più belli e moderni: Il
ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde.
Autore: Oscar Wilde
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 288
Prima pubblicazione: 1890
La mia edizione: 2003
Prezzo di copertina: 9,00 €
E-book: 2,99 €
Sinossi
Dorian Gray, un giovane di
straordinaria bellezza, si è fatto fare un ritratto da un pittore. Ossessionato
dalla paura della vecchiaia, ottiene, con un sortilegio, che ogni segno che il
tempo dovrebbe lasciare sul suo viso, compaia invece solo sul ritratto. Avido
di piacere, si abbandona agli eccessi più sfrenati, mantenendo intatta la
freschezza e la perfezione del suo viso. Poiché Hallward, il pittore, gli
rimprovera tanta vergogna, lo uccide. A questo punto il ritratto diventa per
Dorian un atto d'accusa e in un impeto di disperazione lo squarcia con una
pugnalata. Ma è lui a cadere morto: il ritratto torna a raffigurare il giovane
bello e puro di un tempo e a terra giace un vecchio segnato dal vizio.
Come Narciso si specchia
nell'acqua e non capisce quale sia la realtà, così accade anche a noi quando
leggiamo questo romanzo. Perché ho scritto che è un libro “moderno”? Perché penso
che i temi trattati nel libro siano molto attuali. Da una parte abbiamo il
culto della bellezza di un uomo ossessionato dalla sua immagine, dal suo
fascino e dal desiderio di nascondere i suoi difetti; dall’altra, invece,
troviamo la lotta tra il bene e il male, tra il bello e il brutto, tra il buono
e il cattivo che sono presenti in modo molto marcato nella natura del giovane
protagonista. Ormai viviamo in un mondo dove si è giudicati e, purtroppo, ci si
giudica soprattutto per l’aspetto fisico: quante persone non si accettano per
quello che sono e vogliono a tutti i costi diventare come qualcun altro, come
l’attore o l’attrice che pensano sia l’apice della bellezza? Quante persone,
poi, mentre sono in compagnia sembrano felici e spensierate e, nel momento in
cui tornano a casa, si sentono vuote e “imbruttite”? Certo, a Dorian Gray
questo accade perché compie azioni deplorevoli che lo portano a essere una
persona orribile, ma credo che tutto questo possa essere, in un certo senso,
trasferito anche ai giorni nostri. Detto ciò, penso che Il ritratto di Dorian Gray si meriti ben quattro boccoli.
Boccolo in su: è caldamente consigliato a chi è interessato alla storia inglese, perché è un romanzo che permette di cogliere tutte le sfumature dell'età vittoriana.
Boccolo in giù: credo che Sybil
Vane non sia alla pari degli altri personaggi.
Curiosità
Dal libro sono stati tratti l'omonimo film del 1945, con la famosissima Angela Lansbury nei panni di Sybil
Vane, e Dorian Gray del 2009, con Ben Barnes e Colin Firth, rispettivamente nei panni di
Dorian Gray e Henry Wotton.
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