domenica 17 maggio 2015

(Post) Salone del Libro 2015

Buongiorno, cari lettori!
Ieri siamo state al Salone del Libro a Torino; ci eravamo già state l'anno scorso, ci era piaciuto tantissimo e dobbiamo dire che quest'anno non era da meno. Sembravamo due bambine al parco giochi, andavamo in giro tutte contente e spensierate (tranne quando, a un certo punto, ci facevano talmente male i piedi da essere costrette a sederci per terra), la nostra Jo si è fatta la foto con uno Stormtrooper di Star Wars, io andavo da chiunque a consegnare biglietti da visita e soprattutto abbiamo comprato un sacco di libri.
Ci siamo trovate molto bene con le piccole case editrici, perché oltre al fatto che nei loro stand non c'era troppa gente (e vi assicuriamo che a Mondadori o a Feltrinelli non si riusciva a passare da quanta ce n'era), facevano prezzi da fiera, a differenza di quelle maggiori: molti libri erano scontati e c'erano tante promozioni. 


Nonostante sia un'esperienza fantastica, dobbiamo ammettere che, però, c'è stato un enorme punto negativo: la totale disorganizzazione all'ingresso dei padiglioni. Insieme a noi c'erano altre persone, tutti con diversi tipi di sconti - insegnante, accreditati, ... - e per farci il biglietto ci hanno mandato in mille casse diverse! Le indicazioni all'esterno dei padiglioni erano inesistenti, ognuno ci diceva di andare da un'altra parte, in un altro padiglione, dalla collega o addirittura di tornare nella cassa da cui eravamo appena arrivati, abbiamo dovuto dividerci, nessuno sapeva darci indicazioni precise e ci abbiamo messo quaranta minuti per entrare. Non siamo state le uniche ad avere problemi e a rimanere insoddisfatte dell'organizzazione perché, entrando dalla parte della stampa, abbiamo visto e sentito che un signore davanti a noi si è lamentato, dicendo che era da mezz'ora che stava girando senza sapere da che parte entrare e che non si sarebbe mosso da lì finché non gli avessero dato i biglietti. D'altro canto, per noi non è stato un viaggio lunghissimo, arrivando da Milano, ma pensate a chi si è fatto un viaggio in treno o a persone che arrivano da città più lontane della nostra!
Insomma, ovviamente ci trasferiremmo lì, in mezzo ai nostri amatissimi libri, ma se si evitasse di far fare agli ospiti il giro del mondo in ottanta giorni sarebbe meglio!


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