di Kerstin Gier
saGA: La trilogia delle gemme
CASA EDITRICE: Cobaccio Edizioni
ANNO: 2011
PAGINE: 329-400
PREZZO: 16,60
ebook: 6,99
PAGINE: 329-400
PREZZO: 16,60
ebook: 6,99
SINOSSI
"Molto probabilmente il mio organismo aveva prodotto più adrenalina negli ultimi giorni che nei sedici anni precedenti. Erano successe così tante cose e avevo avuto così poco tempo per riflettere" Gwendolyn ha tutte le ragioni di questo mondo per pensarla così. Ha appena scoperto di non essere una normale ragazza londinese, bensì una viaggiatrice nel tempo che i Guardiani - una setti segreta che ha sede nel dedalo di vie intorno a Temple Church - inviano nelle epoche passate per prelevare una goccia di sangue dai dodici prescelti e completare il cronografo, una missione da cui dipende il destino dell'umanità. Peccato che la sua famiglia non l'avesse informata perché tutti erano convinti che la predestinata fosse l'odiosa cugina Charlotte e peccato che, di conseguenza, Gwen avesse trascorso gli ultimi sedici anni della propria vita a studiare (poco), giocare (molto), chiacchierare e divertirsi con le amiche come ogni ragazza. Mentre avrebbe dovuto imparare a tirare di scherma, ballare il minuetto, apprendere nozioni di storia universale e conversare in modo appropriato con l'aristocrazia del Settecento. Quasi tutto, nella sua nuova situazione, la infastidisce: essere sballottata avanti e indietro nei secoli, la supponenza mista a invidia della cugina Charlotte, la noia delle lezioni di ballo e portamento... Poche cose le piacciono: il piccolo gargoyle fantasma Xemerius, che solo lei Gwen può vedere e, naturalmente, il suo compagno di viaggi nel tempo: Gideon, bello da morire...
RECENSIONE
Avevo già fatto la recensione di RED (qui il link nel quale trovate anche la sinossi) e intendevo fare anche quelle di BLUE e GREEN separatamente, ma dopo aver letto BLUE mi sono resa conto di come, sul libro mediano della trilogia delle gemme, preso separatamente dagli altri due, non ci fosse molto da dire. Questo NON significa che non mi sia piaciuto, quanto che ritengo che BLUE sia il famoso libro di mezzo, ponte connettore o che dir si voglia, di una trilogia: serve per unire il primo e l'ultimo capitolo. Tutto questo giro di parole per dirvi che questa recensione comprenderà entrambi i libri.
In generale posso confessarvi che ho amato la trilogia delle gemme: se siete estimatori del genere Fantasy YA non potete fare a meno di leggerla. Non c'è un libro che mi sia piaciuto meno degli altri, sono tutti e tre sullo stesso livello, nonostante BLUE ( essendo il libro di mezzo) sia quello in cui accadono meno fatti salienti e per questo quello che forse è un po' più lento. E' difficile recensire questi tre libri separatamente anche perché, a differenza di altre saghe come Harry Potter nelle quali ogni capitolo è una mini-storia a suo modo, la trilogia delle gemme, è un'unica storia divisa in tre libri. Una storia che, tra l'altro, dura solo due settimane. Potrebbe essere senza problemi un unico libro.
Il romanzo vede come protagonista la nostra Gwendolyn Shaperd, adolescente londinese che si scopre esser una viaggiatrice nel tempo. Ecco, una cosa che ho apprezzato davvero di questa storia è che Gwendolyn fosse già consapevole che nella sua famiglia il gene del viaggiatore fosse presente. Mi spiego: non siamo davanti all'ennesima ragazza tenuta allo scuro del suo enorme potere e del mondo da cui proviene. Esatto, Gwendolyn sapeva che il gene si sarebbe manifestato nella sua famiglia, ma era convinta che lo ereditasse sua cugina Charlotte che si era preparata per questo importante compito per tutta la vita.
Gwendolyn è una bella protagonista, semplice, autentica, auto-ironica e simpatica, tranne quando si tratta di Gideon, ragazzo del quale si innamora e per il quale perde completamente la testa, ricadendo nella rete di di protagoniste mainstream dei romanzi YA che si lasciano andare alla disperazione a causa dell'amore. Ho trovato il suo rapporto con Gideon è veramente frustrante, fatto di distacco-amorecieco-odioprofondo-noinveritàtihosempreamato e, secondo me, la rende meno piacevole come protagonista, soprattutto negli ultimi due libri. Comunque, senza ricadere nei tanto odiati spoiler, posso dirvi che Gwendolyn accetterà con riluttanza il ruolo di viaggiatrice nel tempo e cercherà, un po' goffamente, di imparare tutto quello che c'è da sapere sulle epoche in cui trasmigrerà (o "viaggerà nel tempo in modo controllato"). Sarà lei, con l'aiuto di molti simpatici e improbabili amici a scoprire i segreti sulla sua famiglia, sulla sorte dei viaggiatori del tempo e sulla congrega che li protegge.
La scrittura della Gier è semplice, piacevole e mai noiosa, piena di accenti di ironia che non possono che far sorridere (anzi nel mio caso ridere davvero, in metropolitana, con la gente che guardava... Capita!).
Se vi state domandando perché questi tre libri vengono unificati sotto il nome di Trilogia delle Gemme è perché ogni viaggiatore del tempo (sono 12 in tutto) viene identificato con una gemma: Rubino Rosso nel caso di Gwendolyn.
Come sapete le recensioni con spoiler non sono nella nostra politica, quindi non posso dirvi come va avanti, ma se vi ho incuriositi leggete la trilogia perché davvero ne vale la pena. E' arrivato il momento del giudizio in boccoli e questa trilogia, nel complesso, ne merita 5 pieni.
Boccolo in su: L'originalità della storia e la cura con la quale vengono descritti i viaggi nel tempo
Boccolo in giù: Il finale aperto che non ci dà indicazioni sul futuro dei protagonisti. La Gier ha forse scelto questa scappatoia per lasciare aperta la possibilità di un altro capitolo della saga?
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