Buongiorno, lettori, e buona domenica!
Qui a Milano il freddo inizia proprio a farsi sentire, ma a noi non piace stare sempre nel solito posto e, quindi, anche solo attraverso i libri, viaggiamo e andiamo in altre città o in altri continenti. Oggi abbiamo deciso di volare in Asia - e più precisamente in India - per parlarvi del libro di un autore emergente, Luca Buonaguidi.
di Luca Buonaguidi
CASA EDITRICE: Italic Pequod
PAGINE: 64
PREZZO DI COPERTINA: 10,00 €
LINK PER L'ACQUISTO: Qui
SINOSSI
India – Complice il silenzio è la testimonianza di un’esperienza, come la chiamava Moravia, “l’esperienza dell’India”. Come ogni libro di poesia, ma qui più che nei miei volumi che lo hanno preceduto, questo libro è una testimonianza spirituale e così mi è caro introdurvelo brevemente. Quello che leggerete nelle pagine che seguono è un diario di viaggio in versi, un viaggio di cinque mesi che ho compiuto da solo e via terra nel 2013 attraverso Sri Lanka, India, Bhutan, Nepal, Tibet e Kashmir. Una proposta di incontro tra la letteratura di viaggio e la poesia, in cui i versi si offrono al servizio della geografia dell'India e dell'anima e viaggiano con me, attraverso me e attraverso il subcontinente indiano. Nicolas Bouvier ha scritto: “Se non si lascia al viaggio il diritto di distruggerci un po’ tanto vale restare a casa”. È così che questa esperienza ha profondamente rinnovato la mia persona e non secondariamente la mia poetica: il sottotitolo - Complice il silenzio – allude a una voce poetica fievole, dimessa e impermanente come l'India che osserva, immersa nel fascino eterno di culture abitate dal primordiale, cui ho posto il mio verso a cassa di consonanza di senso e, appunto, silenzio: ora un silenzio affine a ciò che San Giovanni della Croce descrive come “distacco interno da tutte le cose”, ora un risveglio “da questo sogno di separatezza” cui alludono le Upani ṣad. Al culmine della mia esperienza dell’India scrissi: “Mi sento a casa/ e mi sento appena/ trovo pace in quest’assenza”. Oggi spero invero che questa mia voce minore vi giunga, costituisca presenza, non di me stesso ma di un invito indefinito a voi rivolto, perché queste poesie hanno voluto essere così: hanno preferito servire di più che essere più belle, hanno preferito essere strumento più che agente. All'interno dell'opera alcune fotografie del viaggio concorrono nel restituire "un'idea dell'India", chiude infine il volume una preziosa lettera di Giulia Niccolai sul libro e sull'esperienza dell'India e della poesia.
L'AUTORE
Luca Buonaguidi (Pistoia, 1987) ha pubblicato in poesia I giorni del vino e delle rose (2010, Fermenti), Ho parlato alle parole (2014, Oèdipus), INDIA – complice il silenzio (2015, Italic Pequod), diario di un viaggio in solitaria e via terra di sei mesi tra Sri Lanka, India, Bhutan, Nepal e Tibet. Ha curato e scritto l’edizione di Franti. Perché era lì – Antistorie da una band non classificata (2015, Nautilus Autoproduzioni), romanzo collettivo che scritto insieme al collettivo Cani Bastardi intorno a Franti, una delle più influenti band italiane degli anni ’80. In prosa ha pubblicato un racconto ne La sagra è vicina (2013, Beltempo). In musica ha partecipato al disco Approdi. Avanguardie musicali a Napoli (KonSequenz, 2015) curato da Girolamo De Simone con la collaborazione di tredici compositori (Max Fuschetto, Vito Ranucci, Enrico Iannacone…). Suoi testi o commenti ad essi si leggono su varie riviste di letteratura, viaggi e poesia (Poesia, Poetarum Silva, L’Estroverso e tante altre) e i suoi scritti sono stati tradotto in inglese (un racconto per Condo) e per Internation Rilke Society (una poesia sullo yearbook 2015). Raccoglie le sue scritture eterogenee sul suo blog anarco-autistico http://www.carusopascoski.com e scrive/ha scritto reportage, opinioni e approfondimenti di cultura e società nelle sue varie forme per decine di riviste (Impatto Sonoro, CineFatti, MeMeCult e tante altre) e altre. I suoi reading vengono ospitati in tutta Italia da librerie, gallerie e club e all’interno di festival nazionali (Fortissimo! 2014), sono/sono stati sonorizzati/accompagnati da musicisti come Elias Nardi, Marie e le Rose, Davide Tosches, Trucupas, Jacopo Salvatori, Chris Yan, Collective Nimel, Gianni De Angelis. È autore dello spettacolo INDIA – complice il silenzio, spettacolo multimediale che evoca l’esperienza dell’India dal suo omonimo libro con la sonorizzazione electro-ambient di Chris e la partecipazione di Miro Sassolini, Monica Matticoli, Lalli, Stefano Giaccone, Stefano Testa, Girolamo De Simone, Davide Tosches, Marco Bianchini, Marco Tangocci come voci recitanti. È autore del testo di una canzone nel prossimo disco dei Maisie, tra le più importanti band underground italiane, e degli Skom, e collabora come paroliere con altre band tra cui l’Elias Nardi Group (Elias Nardi, Daniele Di Bonaventura, Nazanin Piri, Carlo La Manna, Didier Francois) per cui ha scritto un brano pubblicato nel libretto dell’album Flowers Of Fragility. In corso d’opera si segnalano in particolare un saggio di psicologia del linguaggio poetico dal titolo Poesia e Psiche – L’enigma, la storia e l’incontro del mondo poetico con la psicologia che annovera vari interventi esterni d’autore ed altre già non più eventuali ma necessariamente futuribili. Ha ideato e organizzato con la comunità di base delle Piagge Altrofest nella periferia di Firenze, un festival completamente gratuito di economia alternativa, consumo critico, creatività e cultura di due giorni per due anni con ospiti come Franco Loi, Bobo Rondelli, Don Andrea Gallo, Maurizio Maggiani e tanti tanti altri, una festa, ma soprattutto un sogno diventato realtà. Laureato in Psicologia Clinica, già tutor per studenti disabili e operatore presso una comunità terapeutica, conduce seminari esperienziali sul carattere antropologico, espressivo e terapeutico della poesia e progetti di scrittura creativa con utenza caratterizzata da disabilità cognitiva e motoria. Vive oggi in un paese di una decina di anime sull’Appennino tosco-emiliano per riscoprire l’importanza di essere piccoli.
ESTRATTi
In questa pioggia
senza macchia
trovo la mia sete.
Sono un albero da frutto
e ignoro il nome
del giardino che mi cinge.
Nel cammino
sboccio in fiore:
tu mi hai colto
sono nel tuo palmo
e altrove.
Nuwara Eliya
14/02/2013
Chiaro di luna
piccole barche
scivolano nel fraterno mare,
lo salutano nella risacca.
Qui si erode il nome
che il giorno dà alle cose.
Resto seduto
su un groviglio di reti
preparato per il mattino
e penso a come le notti
ripieghino a Occidente
dove il giorno
apre un nuovo fronte
e attende di cadere
senza palpabile Oriente.
Mamallapuram
28/02/2013
COSA NE PENSANO LE CURLY HAIRED READERS?
Vogliamo ringraziare Luca per averci dato al possibilità di segnalare un genere diverso da quello che trattiamo di solito: la poesia. Spesso quest'ultima è sottovalutata, spesso le persone pensano che la poesia non serva a nulla, ma la verità è che in essa c'è vita, c'è emozione, ci sono i sentimenti dell'autore, ci sono le sue esperienze; è esattamente questo quello che troverete in India - Complice il silenzio ed è esattamente questo il motivo per cui tutti noi dovremmo affrettarci a leggerlo.
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