Cosa state combinando in questa domenica di Dicembre? Io ho appena finito di leggere Panic e non vedevo l'ora di dirvi cosa ne penso, quindi direi di cominciare subito!
CASA EDITRICE: Safarà Editore
GENERE: YA
PAGINE: 365
PAGINE: 365
SINOSSI
È arrivata una nuova estate a Carp, una cittadina senza futuro immersa nel cuore grigio di un’America sonnolenta. Ma con la fine della scuola arriva anche Panic, la competizione segreta a cui partecipano i diplomati al liceo cittadino, e come ogni anno è pronta a dissipare il torpore e scatenare i conflitti più violenti, le alleanze più inaspettate, i sentimenti più profondi.
Heather, Dodge, Nat e Bishop: un gruppo di amici, una serie di prove da superare. Paura e coraggio, lealtà e tradimento, il miraggio di un primo amore, un biglietto per il futuro; la posta in gioco è altissima, e così anche il rischio.
RECENSIONE
Quando ho iniziato Panic ero piena di aspettative: d'altronde Ragazze che scompaiono, della stessa autrice, mi era piaciuto davvero molto. Devo ammettere che Panic è molto diverso, più adulto di Ragazze che scompaiono, sia per i temi trattati sia, in generale, per il linguaggio utilizzato e il tipo di narrazione. Questo l'ho apprezzato molto. Il libro mi è piaciuto, è stata una lettura piacevole e interessante, anche se purtroppo non posso dire di più. Mi aspettavo qualcosa in più da Panic: ho trovato che il contesto del gioco/della gara, fosse descritto in modo davvero cruento, solo il fatto che è capitato che dei ragazzi morissero durante questo gioco mi ha fatto immaginare davvero un'atmosfera di vero panico per i concorrenti. Secondo me, però, questa atmosfera di terrore che l'autrice ha voluto creare parlando del gioco è completamente scemata quando si è trattato di descrivere le storyline dei vari personaggi. Per farvi un esempio: una dei nostri protagonisti, Heather, sembrava più sconvolta del fatto che il suo migliore amico/ragazzo per cui ha una cotta, avesse una ragazza che del fatto che stesse partecipando ad un gioco, completamente fuori controllo e contro la legge, in cui spesso accade che dei ragazzi muoiano. Ecco: questo ha reso poco credibile il gioco per tutto il romanzo. Lo ripeto, non mi è dispiaciuto, ma secondo me, molte cose potevano essere gestite meglio. Anche molti turning point del romanzo, molte scoperte che avrebbero dovuto sconvolgere la trama, erano facilmente prevedibili, a mio avviso, e quelle che non erano prevedibili, erano solo "tutto fumo e niente arrosto". Non voglio farvi spoiler quindi non vi dirò esattamente di cosa si tratta, ma vi rivelo solo che il libro mi sarebbe piaciuto di più se avesse avuto un finale diverso, se non fosse stato dato il contentino al lettore dell'happily ever after.
In conclusione do a Panic tre libri.
Boccolo in su: l'autrice riesce sempre a reinventarsi completamente in tutti i suoi romanzi e l'idea del gioco Panic è davvero molto originale e ben studiata.
Boccolo in giù: il clima di angoscia del gioco non è riuscito a trasparire quando si tratta di descrivere la sotto trama delle storie personali dei personaggi.
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